Pieve di Cento (BO), il miracoloso Crocefisso

60f6db2a3c12a10007f168de

Pieve di Cento (BO), il miracoloso Crocefisso

 Genera il pdf
Inventario
BRI / BO PROVINCIA 1976
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Pieve di Cento (BO)
Luogo e anno di edizione
S.l., s.d.
Stampatore
Data della ripresa
Anni Trenta sec. XX° (?)
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Pieve di Cento (BO) 18.3.1938
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
15x10,5
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
La cartolina è viaggiata da Pieve di Cento a Castel San Pietro nell'Emilia. Il timbro di spedizione risale al 18.3.1938.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Pieve di Cento (BO), il miracoloso Crocefisso
Bibliografia
http://www.comune.pievedicento.bo.it
http://www.viaggispirituali.it/2012/05/santuario-ss-crocifisso-pieve-di-cento-bologna/
Note
Pieve di Cento è una cittadina situata lungo il corso di pianura del fiume Reno nel punto in cui esso inizia a segnare il confine con la provincia di Ferrara. Fa parte dell'Unione Reno Galliera.
Il comune è appartenuto alla provincia di Ferrara fino al 1929, anno in cui fu assegnato alla provincia di Bologna. In origine costituiva, come dimostra il nome, la pieve (ossia la chiesa parrocchiale) di Cento, che ne era sprovvista.
Non sono certe le origini del Crocifisso di Pieve, ma il tipo di scultura richiama i moduli dell’arte gotica di fine Trecento. Sicuramente questo grande Crocifisso, nel Medioevo, veniva esposto durante le sacre rappresentazioni, per indurre il popolo alla penitenza e alla conversione.
Per queste occasioni, l’immagine del Crocifisso era ogni volta trasportata dalla chiesetta della Confraternita di S. Maria, alla Chiesa Collegiata, per poi essere riportata nella sua sede.
L’immagine del Crocifisso era in precedenza venerata e conservata nella “Casa della Devozione”. Dal 1511 viene spostato nella Collegiata dove è tutt’ora posto in una cappella privilegiata.
A proposito del ritrovamento della statua, esiste la seguente leggenda: si dice che nella notte, la casa dov’era ospitato un pellegrino, fu distrutta da un incendio e, spente le fiamme, fu ritrovata la testa del Cristo miracolosamente intatta. Dopo il miracoloso ritrovamento della testa, il Crocifisso fu completato con il corpo e con la croce, portato in chiesa e venerato devotamente
La devozione al Miracoloso Crocifisso di Pieve è pertanto documentata dal XVI° secolo: per circostanze particolari si svolgevano, a distanza di alcuni anni l'una dall'altra, solenni processioni per le vie del Paese. Dalla metà del Settecento i giorni dedicati al Crocifisso sono fissati stabilmente nei venerdì di marzo e nell'Ottavario di fine ottobre, mentre continuano le feste solenni, per ravvivare la religiosità di Pieve e dintorni.
Dal 1840 la processione solenne ricorre ogni vent'anni in settembre ed è per questo chiamata: Ventennale del Crocifisso. Cade in concomitanza con l'assegnazione dei capi della Partecipanza, ricorrenza pure ventennale, in cui il Crocifisso viene dotato del "primo capo" e considerato come "primo dei partecipanti".
Nel corso del Novecento, le processioni Ventennali sono state celebrate il 23 settembre 1900, il 19 settembre 1920, il 15 settembre 1940, il 18 settembre 1960 e il 21 settembre 1980.
Nell'anno santo del 2000 il Santuario del Crocifisso di Pieve di Cento è stato inserito nell'itinerario penitenziale diocesano (insieme con le basiliche di S. Domenico e S. Francesco, a Bologna, e con il santuario del Santissimo Crocifisso di Castel S. Pietro Terme), quindi rappresenta una delle mete di pellegrinaggio da visitare prima di accedere per l'indulgenza alla cattedrale di S. Pietro a Bologna, unica chiesa giubilare della Diocesi.
A causa del sisma che il 20 e 29 maggio 2102 ha colpito la comunità e reso inagibile la Collegiata di Santa Maria Maggiore, la prevista processione del 2020 è stata anticipata di otto anni, e celebrata il 25 giugno 2012.