Pieve di Cento (BO), Palazzo Comunale e busto al concittadino Cap. Alfonso Riguzzi eroe d'Adua

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Pieve di Cento (BO), Palazzo Comunale e busto al concittadino Cap. Alfonso Riguzzi eroe d'Adua

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Inventario
BRI / BO PROVINCIA 2638
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Pieve di Cento (BO)
Luogo e anno di edizione
S.l., s.d.
Data della ripresa
Anni Dieci sec. XX° (?)
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,5x15
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul verso, al posto del francobollo, compare la scritta a matita "E-10".
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Pieve di Cento (BO), Palazzo Comunale e busto al concittadino Cap. Alfonso Riguzzi eroe d'Adua
Bibliografia
http://www.comune.pievedicento.bo.it;
https://it.wikipedia.org/wiki/Alfonso_Riguzzi
Note
Pieve di Cento è una cittadina situata lungo il corso di pianura del fiume Reno nel punto in cui esso inizia a segnare il confine con la provincia di Ferrara. Fa parte dell'Unione Reno Galliera.
Il comune è appartenuto alla provincia di Ferrara fino al 1929, anno in cui fu assegnato alla provincia di Bologna. In origine costituiva, come dimostra il nome, la pieve (ossia la chiesa parrocchiale) di Cento, che ne era sprovvista.
Il Municipio o Palazzo Comunale è del 1601 ed ha subito vari restauri tra cui uno dei più importanti portò alla realizzazione del Teatro, che nel 1757 era già in attività. All'interno del Palazzo è conservato l'archivio storico comunale.
Alfonso Riguzzi nacque il 5 aprile 1861 in una famiglia di possidenti di Pieve di Cento.
Fu destinato dal padre Francesco agli studi classici che abbandonò a diciotto anni per arruolarsi volontario nel Regio Esercito italiano, in cui intraprese una rapida carriera svoltasi principalmente nell’ambito delle guerre in Africa del neo-colonialista Regno d’Italia.
È noto per aver partecipato all’assedio di Macallè e per aver pubblicato a Palermo nel 1901 un diario su quei fatti intitolato: "I 45 giorni di Macallè".
Morì il 23 febbraio 1903 per febbre infettiva a 41 anni d’età, a Palermo, dove era stato trasferito nel 1900.
Fu sepolto in quella città, nel cimitero dei Rotoli.
Nel 1904 il Comune di Pieve di Cento gli dedicò un busto bronzeo, opera dello scultore pievese Giuseppe Zacchini (1872 – 1944) che si trova, appunto,sulla facciata del Municipio.