Pistoia, Ospedale del Ceppo: facciata, dettaglio

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Pistoia, Ospedale del Ceppo: facciata, dettaglio

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Inventario
MICH. 0528
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Pistoia
Data della ripresa
primo decennio sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Misure negativo (in cm; hxb)
6x7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Pistoia, Ospedale del Ceppo: facciata, dettaglio
Bibliografia
1) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 2) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 3) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 4) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Note
Socio del Club Alpino Italiano, del Circolo Fotografico Bolognese e del Touring Club Italiano, Giuseppe Michelini compì diversi viaggi fuori Bologna. In tali occasioni raccolse vere e proprie serie fotografiche, come altrettante e puntuali documentazioni di cose viste. Viaggiando in Toscana si fermò anche a Pistoia. Questa ripresa è dedicata all'antico ospedale del Ceppo. La leggenda tramanda che il nome deriva da un ceppo miracolosamente fiorito durante l'inverno, che secondo le indicazioni date da un'apparizione della Madonna, avrebbe mostrato il luogo in cui fondare l'ospedale ai pii coniugi Antimo e Bendinella. Fu fondato nel 1277 dalla "compagnia di Santa Maria" o "del Ceppo dei poveri", come risulta da documenti datati a partire dal 1286 ed è stato attivo fino al luglio 2013. L'attuale complesso deriva da una serie di aggiunte e rifacimenti all'originario edificio duecentesco, il cui nucleo corrispondeva all'attuale "corsia di Sant'Atto", su via delle Pappe, un ampio ambiente con grandi finestre, attualmente conservato in un rifacimento cinquecentesco.
Nel XV secolo vi si aggiunse l'ala con l'attuale facciata, con il loggiato rinascimentale ad arcate costruito nel 1502 sul modello dell'ospedale degli Innocenti di Firenze. La loggia è ornata dal fregio in terracotta policroma invetriata eseguito dai Della Robbia agli inizi del XVI secolo,con le due Arpie raffigurate sugli angoli in segno ammonitore.