Pompeo Michelini seduto su una panchina
Pompeo Michelini seduto su una panchina
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
prima del 1909
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Misure negativo (in cm; hxb)
7x6
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Pompeo Michelini seduto su una panchina
Bibliografia
1) Renzo Renzi, "Bologna 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Casalecchio di Reno (Bo), Grafis/Zanichelli, 1980; 2) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 3) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 4) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 5) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Note
Pompeo Michelini (1832-1909) era il padre di Giuseppe. Ricco possidente terriero originario di Crevalcore, in provincia di Bologna, era stato guardia papalina e ovviamente era oltremodo un conservatore. Il 25 aprile 1872 aveva sposato Giuliana Majani (della nota famiglia di produttori di cioccolata). La moglie, purtroppo, morì il 22 aprile 1873 dando alla luce il suo unico figlio. Non si risposò mai, anzi rimase assai legato alla famiglia Majani: su una delle sue agende pervenuta fino a noi annotò spesso di essere andato a trovare la suocera e il figlio frequenterà sempre i cugini di quel ramo, come documentano le sue fotografie. Quando Giuseppe si ammogliò con Ines Sarti, anche lei figlia di benestanti possidenti, ne fu oltremodo orgoglioso e seguì sempre da vicino la sua nuova famiglia. Le immagini realizzate dal figlio in ambito familiare lo vedono spesso presente. Nel 1906 lasciò l'amministrazione dei suoi beni a Giuseppe, considerando concluso il suo percorso lavorativo. Riposa nella tomba di famiglia nel cimitero di Crevalcore.