Porretta Terme (BO), ingresso agli Stabilimenti alti
Porretta Terme (BO), ingresso agli Stabilimenti alti
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo della ripresa
Porretta Terme (BO)
Luogo e anno di edizione
Terni, Porretta Terme, s.d.
Data della ripresa
Anni Cinquanta sec. XX° (?)
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Porretta Terme (BO), settembre 1960
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
15x10,5
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
La cartolina è viaggiata da Porretta Terme a Bologna. Il timbro di spedizione è parzialmente illeggibile, ma la data di compilazione risale al 15 settembre 1960.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Porretta Terme (BO), ingresso agli Stabilimenti alti
Bibliografia
http://www.appenninobolognese.net; https://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1833/le_terme_di_porretta:
https://www.discoveraltorenoterme.it/il-grottino-chini-di-porretta/
https://www.discoveraltorenoterme.it/il-grottino-chini-di-porretta/
Note
Porretta è una nota stazione termale e un centro di villeggiatura dell'Appennino Bolognese, al confine fra Emilia e Toscana nel comune di Alto Reno Terme. La storia di Porretta è vastissima e molto articolata e corrisponde essenzialmente alla storia delle sue terme. Attualmente, le varie terapie vengono effettuate presso i nuovi stabilimenti termali denominati comunemente "della Puzzola". Qui sono state convogliate attraverso tubature che corrono lungo il fiume Reno tutte le acque sgorganti dalle varie sorgenti: sorgenti Marte, Bove, Donzelle e Leone sgorganti nell'alveo del torrente Rio Maggiore (acque salsobromoiodiche); sorgenti Puzzola, Porretta Nuova e Galleria della Madonna, sgorganti alla sinistra del fiume Reno (acque sulfuree). Nella prima metà dell'Ottocento la Provincia di Bologna assunse la proprietà delle sorgenti termali dalla Legazione Pontificia. La costruzione della strada Porrettana favorì notevolmente la loro conoscenza. La Provincia promosse l'avvio della maggior parte dei nuovi edifici termali: Porretta Vecchia, Puzzola, Leone Bovi, Marte Reale e Donzelle, costruiti sopra le sorgenti salso-bromo-iodiche di cui portano il nome. Nel 1826 fu inaugurato lo stabilimento delle Donzelle, costruito "in forma d'antro sibillino" su progetto di Giovanni Antonio Antolini (1756-1841) e Gian Battista Martinetti, che fu poi ampliato nel 1840. Nel 1868 venne aperto lo stabilimento Leone Bovi, mentre la Palazzina di Marte subì un consistente intervento nel 1875. Nel 1886 fu costruito lo stabilimento della Puzzola e nel 1896 quello della Porretta Vecchia, di fronte al santuario del Ponte. Modifiche e ampliamenti proseguirono nel secolo successivo. Nella cartolina sono documentate le cosiddette Terme Alte. Le “Terme Alte” sono costituite dagli antichi edifici termali di Porretta Terme, situati nella parte del paese che si estende alle pendici del Monte della Croce, lungo il greto del Rio Maggiore. Edifici e sorgenti di grandi tradizioni, meta tra Ottocento e Novecento di re e regine, di nobili, intellettuali, artisti: uno dei momenti di massimo splendore delle Terme.
Qui si trova la Sala Bibita, una saletta a pianta rettangolare che era adibita alla distribuzione delle acque salsobromoiodiche chiamate Leone e Donzelle. La Sala Bibita è conosciuta con il nome di Grottino del Chini.
Galileo Chini, uno degli artisti protagonisti del liberty italiano, a inizio Novecento realizzò le meravigliose piastrelle in maiolica che rivestono le pareti interne della Sala. Il marchio della manifattura ceramica Fornaci San Lorenzo, fondata da Galileo Chini è riportato sugli stipiti della porta d’ingresso della Sala Bibita. La manifattura Chini è ancora attiva a Borgo San Lorenzo (FI).
Gli edifici delle Terme Alte si affacciano su una piazzetta al cui centro si trova una piccola fontana con vasca, oggi in disuso. Il complesso termale era originariamente delimitato da una cancellata della quale oggi rimangono solamente i cancelli, purtroppo chiusi al pubblico.
Recentemente a Porretta è sorto un comitato “S.O.S. Terme Alte” per il recupero della struttura e una sua nuova apertura.
Qui si trova la Sala Bibita, una saletta a pianta rettangolare che era adibita alla distribuzione delle acque salsobromoiodiche chiamate Leone e Donzelle. La Sala Bibita è conosciuta con il nome di Grottino del Chini.
Galileo Chini, uno degli artisti protagonisti del liberty italiano, a inizio Novecento realizzò le meravigliose piastrelle in maiolica che rivestono le pareti interne della Sala. Il marchio della manifattura ceramica Fornaci San Lorenzo, fondata da Galileo Chini è riportato sugli stipiti della porta d’ingresso della Sala Bibita. La manifattura Chini è ancora attiva a Borgo San Lorenzo (FI).
Gli edifici delle Terme Alte si affacciano su una piazzetta al cui centro si trova una piccola fontana con vasca, oggi in disuso. Il complesso termale era originariamente delimitato da una cancellata della quale oggi rimangono solamente i cancelli, purtroppo chiusi al pubblico.
Recentemente a Porretta è sorto un comitato “S.O.S. Terme Alte” per il recupero della struttura e una sua nuova apertura.