Porta e Dogana del Canale Naviglio (1779)
Porta e Dogana del Canale Naviglio (1779)
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Stampatore
Serie
Bologna antica - serie 2
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
9x14
Indicazione di colore
b/n viraggio seppia
Iscrizioni
Il nome dell'editore è leggibile sul verso, in basso a sinistra, preceduto dal n. 37-a.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, il Porto Navile e la Dogana (1779)
Note
La stampa tardo settecentesca di Pio Panfili riprodotta nella cartolina documenta il Porto ora scomparso. A sinistra, in primo piano, è riconoscibile l'edificio ove si trovava la famosa Osteria del Porto, di proprietà del senatore Aldrovandi. Accanto vi era il prato di Magone (così chiamato dal nome di un antico gestore dell'osteria: certo Ercole del Giglio,detto -appunto- Magone) su cui venivano scaricati legnami, zolle di gesso e altri materiali. Sul fondo, sempre a sinistra, compaiono: 1) la casa del "catenarolo", ovvero dell'addetto che apriva e chiudeva l'accesso al porto; 2) a ridosso delle mura la chiesa della Compagnia del SS. Crocifisso del Porto Naviglio, chiusa al culto nel 1808. A destra la nota mole della sede della Dogana, con annesso magazzino . Di fronte a tale edificio era il piazzale collegato con l'omonima via del Porto che era riservato al carico e scarico merci. Questo "scalo" era fondamentale per il commercio sulle vie d'acqua e per il trasporto passeggeri: ogni martedì una barca corriera svolgeva servizio da Bologna a Venezia. Per altre notizie, cfr. BRI 00165 e seguenti.