Renzo De Vecchi

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Renzo De Vecchi

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Inventario
BRI / BOLOGNA F.C. 46
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Milano (?)
Data della ripresa
1922
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
22,5x15
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto si legge la seguente dedica: "Milano 8-4.1922 / Renzo de Vecchi". Sul verso il prof. Brighetti ha annotato: "R. De Vecchi".
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Renzo De Vecchi
Note
Le fotografie contrassegnate con la serie inventariale BRI / BOLOGNA F.C. fanno parte di una vasta documentazione di immagini relative alla squadra di calcio cittadina. Tale documentazione fu raccolta dal prof. Antonio Brighetti per il suo sterminato archivio sulla storia della città. Le fotografie riguardano i diversi campi sui quali il Bologna Football Club ha giocato, i calciatori e le squadre che si sono succedute dal 1909 fino ad un più recente passato. Molti sono anche i documenti archivistici, che però saranno sottoposti a diversa e successiva catalogazione. Il Bologna Foot Ball Club nacque ufficialmente il 3 ottobre 1909, presso la birreria Ronzani in via Spaderie, come sezione "per le esercitazioni di sport in campo aperto" del Circolo Turistico Bolognese, presieduto dal Cavalier Sandoni. Fu eletto Presidente Louis Rauch, un odontoiatra svizzero. Arrigo Gradi ebbe la nomina a capitano. Fu lui a introdurre la maglia rossa e blu, mutuandola dal collegio svizzero di Schonberg a Rossbach, dove era stato studente. L'iniziativa di fondare una squadra di football inglese era stata di Emilio Arnstein, un giovane di origine boema arrivato a Bologna l'anno prima. Questa fotografia ritrae Renzo De Vecchi che, per la verità, non fu mai giocatore della squadra felsinea. Nato a Milano nel 1894, morì nella sua città nel 1967. Fu calciatore e allenatore. Militò nelle fila del Milan e del Genoa. I tifosi milanisti, per la sua classe innata, lo avevano soprannominato "Figlio di Dio". Si ritirò dal calcio giocato al termine della stagione 1929-1930, a 35 anni, dopo aver giocato dal 1909. In tutta la carriera fu espulso una sola volta, in una gara di spareggio contro la Juventus in cui l'arbitro Varisco cacciò dal campo addirittura tre genoani. Dopo il ritiro collaborò a numerosi settimanali sportivi. Aveva giocato anche in Nazionale rivestendo il ruolo di capitano; disputò quarantatre partite dal 1910 fino all'addio nel 1925, stabilendo, nonostante la lunga pausa bellica, il nuovo record di presenze azzurre. Il suo esordio era avvenuto esattamente il 26 maggio 1910, quando fu chiamato come riserva e subentrò nella partita contro l'Ungheria, la seconda in assoluto degli azzurri, che ancora vestivano la maglia bianca. Rimane tuttora uno dei più giovani giocatori ad aver vestito la maglia della Nazionale: a quel tempo aveva infatti 16 anni, 3 mesi e 23 giorni.