Rilievo delle Charites Stroganoff

60f6ddcc3c12a10007f19b71

Rilievo delle Charites Stroganoff

 Genera il pdf
Inventario
FF 124-130

Notizie storico artistiche

Data della ripresa
1956 ca.
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/ vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Arte - Scultura - Opere d'arte - Scultori - Collezionisti - Bassi, Arturo
Bibliografia
Mostra di sculture antiche dal XXV secolo avanti Cristo al XV secolo dopo Cristo, Arezzo, Centro studi Piero della Francesca,1958 (catalogo della mostra in Palazzo della Ragione, Bergamo, agosto-settembre 1958); Alloggio Federica - Saponaro Stefano, Il Centro Studi Piero della Francesca, in Concorso arti e lettere, II, 2008, pp. 57-81; Paribeni Enrico, Ninfe, charites e muse sui rilievi neoattici, in Bollettino d'Arte, II, aprile-giugno, 1951, pp. 105-111; Frisoni Cinzia (a cura di), Bologna s'industria. La rinascita economica dal secondo dopoguerra agli anni '80 nelle immagini dell'archivio Fototecnica, Santarcangelo di Romagna, 2019.

Note
Il fondo Fototecnica ospita numerose scatole che fanno riferimento alla figura di Arturo Bassi, scultore e studioso, direttore per un periodo del Centro Studi Piero della Francesca, consulente e mediatore nel commercio
di sculture. Molte delle immagini contenute in archivio sono riconducibili ad alcuni eventi espositivi svoltisi tra il 1956 e il 1958. In primo luogo la mostra di Sculture lignee antiche (Arezzo, 25 settembre - 30 ottobre 1956) poi replicata a Milano al Museo Poldi Pezzoli (giugno - luglio, 1957). A seguire l'esposizione bergamasca presso il Palazzo della Ragione tra agosto e settembre 1958, in cui furono proposte solo opere di collezione privata suddivise in sezioni: Arte egiziana, persiana e greco romana - Arte cinese e greco buddista - Arte romanico gotica rinascimentale. Nel dettaglio un particolare delle Charites (esposto alla mostra di Bergamo), rilievo che doveva essere situato presso l’ingresso dell’Acropoli e di cui esistono ben otto repliche. La preziosa scultura proveniva dalla Galleria Giustiniana, poi passata alla Collezione Stroganoff, successivamente a Sangiorgi e poi presso la collezione Giuseppe Torno, a Milano. Nel catalogo tra le referenze fotografiche è indicato l'operatore "Puccio" di Bologna, forse Albuccio Arcani, fondatore proprio pochi anni prima della Fototecnica Artigiana.