Ritratto a mezzo busto di Vittorio Emanuele III° di Savoia in divisa, con elmetto in testa

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Ritratto a mezzo busto di Vittorio Emanuele III° di Savoia in divisa, con elmetto in testa

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Inventario
MISC 00432
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
s.l.
Luogo e anno di edizione
s.l., s.d. (fine anni Trenta XX° secolo)
Tecnica e supporto
positivo fotografico incollato su cartoncino
Misure immagine (in cm; hxb)
37,5x45,2
Notizie storico critiche
Vittorio Emanuele III° di Savoia (Napoli, 1869 – Alessandria d'Egitto, 1947) regnò per ben 46 anni sull’Italia: in questo periodo, visse due guerre mondiali, l'introduzione del suffragio universale maschile (1912) e femminile (1945), le prime importanti forme di protezione sociale, il declino e il crollo dello Stato liberale (1900-1922), la nascita e il crollo dello Stato fascista (1925-1943), la composizione della questione romana (1929), il raggiungimento dei massimi confini territoriali dell'Italia unita e le maggiori conquiste in ambito coloniale (Libia ed Etiopia). Morì poco più di un anno e mezzo dopo la fine del Regno d'Italia. E’ qui ritratto in divisa con l’elmetto in testa. Si tratta, ad evidenza, di una posa propagandistica. La famiglia Savoia fu sempre nota per la dura educazione a sfondo militare impartita ai suoi rampolli. Ma il solo «Re Soldato» fu Vittorio Emanuele III, che non aveva affatto il fisico corrispondente a tale ruolo. Eppure, grazie ad un accurato lavoro di propaganda, questo sovrano quasi deforme, gracile, divenne il simbolo del soldato italiano. Poco amato da Mussolini, era comunque un personaggio indispensabile alla causa fascista e come tale venne sfruttato.