Sala Bolognese (BO), ricordo marmoreo al caduto fascista Sebastiano Monari
Sala Bolognese (BO), ricordo marmoreo al caduto fascista Sebastiano Monari
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo della ripresa
Sala Bolognese (BO)
Luogo e anno di edizione
s.l., s.d.
Data della ripresa
Anni Trenta XX° (?)
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Crevalcore (BO), 3.7.1937
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,5x15
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
La cartolina è viaggiata da Crevalcore a Medicina. Il timbro di spedizione risale al 3.7.1937. Sul verso è riportata la scritta posta sulla lapide raffigurata: "Il 14 maggio 1921 / qui cadeva ferito a morte / dai sovvertitori della Patria / Sebastiano Monari / operaio volontario di guerra / fondatore e primo segretario / del Fascio di Sala Bolognese / I camerati / dal suo generoso sacrifizio / trassero incitamento ed esempio / i giovani ricordino / che / più della propria / vale la vita della Patria / A. XIII"
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Sala Bolognese (BO), ricordo marmoreo al caduto fascista Sebastiano Monari
Bibliografia
http://www.emiliaromagnaturismo.it;
https://storiedimenticate.wordpress.com/
https://storiedimenticate.wordpress.com/
Note
Sala Bolognese è il nome di un territorio a vocazione squisitamente agricola situato a nord di Bologna, nelle vicinanze di San Giovanni in Persiceto. Oltre a Sala comprende la località di Padulle dove, in seguito ai "Moti del macinato" del 1878 fu trasferita la sede comunale, e le frazioni di Bagno di Piano, Bonconvento e Osteria Nuova. Nel 1864, in seguito all'unificazione italiana e per evitare equivoci causati dall'omonimia con altri comuni, prese l'attuale denominazione. Dal gennaio 2012 fa parte dell'Unione dei comuni Terre d'acqua. La cartolina riproduce il monumento eretto dai componenti della X Legio in ricordo di Sebastiano Monari. Nel maggio 1921 a Sala Bolognese si ebbero numerosi scontri tra militanti socialisti e comunisti e squadristi fascisti, tutti impegnati nella campagna elettorale. Il giorno dopo si sarebbe votato per le politiche.
Il primo scontro, subito sedato dai carabinieri, si verificò in un emporio in località Certosa, dove i fascisti tentarono di bastonare tre militanti socialisti. Poco dopo, un altro scontro, con colpi di pistola e di bastone, si verificò lungo la strada comunale, nei pressi dell’emporio.
Dal rapporto della polizia risulta che una decina di socialisti percorrevano la strada in bicicletta cantando “inni sovversivi”. Una decina di fascisti intervennero per farli tacere e tra i due gruppi si verificò uno scontro violentissimo. Restarono feriti i socialisti Ermenegildo Boriani, Armando Beghelli e Augusto Beghelli e i fascisti Sebastiano Monari, Edmondo Monari e Umberto Vignudelli. Il 18.5.1921 Sebastiano Monari morì per le ferite riportate.
Il primo scontro, subito sedato dai carabinieri, si verificò in un emporio in località Certosa, dove i fascisti tentarono di bastonare tre militanti socialisti. Poco dopo, un altro scontro, con colpi di pistola e di bastone, si verificò lungo la strada comunale, nei pressi dell’emporio.
Dal rapporto della polizia risulta che una decina di socialisti percorrevano la strada in bicicletta cantando “inni sovversivi”. Una decina di fascisti intervennero per farli tacere e tra i due gruppi si verificò uno scontro violentissimo. Restarono feriti i socialisti Ermenegildo Boriani, Armando Beghelli e Augusto Beghelli e i fascisti Sebastiano Monari, Edmondo Monari e Umberto Vignudelli. Il 18.5.1921 Sebastiano Monari morì per le ferite riportate.