San Giovanni in Persiceto (BO), pubblicità per il Carnevale Persicetano
San Giovanni in Persiceto (BO), pubblicità per il Carnevale Persicetano
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo della ripresa
San Giovanni in Persiceto (BO), pubblicità per il Carnevale Persicetano
Luogo e anno di edizione
San Giovanni in Persiceto (BO), s.d.
Stampatore
Data della ripresa
Anni Settanta sec. XX° (?)
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
15x10,5
Indicazione di colore
colore
Iscrizioni
Sul verso la stampigliatura: "Associazione Turistica Pro Loco / San Giovanni in Persiceto / Circolo Filatelico e Numismatico Persicetano"
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
San Giovanni in Persiceto (BO),
Bibliografia
http://www.bolognatoday.it/eventi/carnevale-san-giovanni-persiceto-2019.html
Note
Il Carnevale storico di San Giovanni in Persiceto
ha una tradizione ultracentenaria e si ispira alla figura di Bertoldo, famoso personaggio dello scrittore persicetano Giulio Cesare Croce (1550-1609).
Questo Carnevale ha caratteristiche molto teatrali e scenografiche e in più è unico nel suo genere: prevede l’esibizione di carri allegorici che culmina nel momento dello “Spillo”, in dialetto bolognese “al Spéll”, una vera e propria azione teatrale di 20 minuti, spettacolare e sorprendente. “Spéll” assume in questo caso il significato di magia, trasfigurazione perché i carri allegorici persicetani, una volta arrivati nella piazza centrale della città, si fermano e cominciano una trasformazione meccanica accompagnata da una studiata messa in scena, con attori, figuranti, mimi o cantanti: tutto cambia come in un caleidoscopio, rivelando nuove forme, nuovi colori e un messaggio satirico e pungente in perfetto “stile Bertoldo”. La rivalità accesissima fra le varie società carnevalesche fa assomigliare la festa a un palio medievale che coinvolge le varie contrade di paese in un gioco fatto di sfide, di burle, di spionaggio, di gara a chi riuscirà a stupire e a far ridere o arrabbiare di più. Un gioco che culmina nelle due giornate di sfilata dei carri ma che non finisce mai perché impegna per mesi e mesi i componenti delle varie società carnevalesche nella costruzione completamente artigianale dei carri.
ha una tradizione ultracentenaria e si ispira alla figura di Bertoldo, famoso personaggio dello scrittore persicetano Giulio Cesare Croce (1550-1609).
Questo Carnevale ha caratteristiche molto teatrali e scenografiche e in più è unico nel suo genere: prevede l’esibizione di carri allegorici che culmina nel momento dello “Spillo”, in dialetto bolognese “al Spéll”, una vera e propria azione teatrale di 20 minuti, spettacolare e sorprendente. “Spéll” assume in questo caso il significato di magia, trasfigurazione perché i carri allegorici persicetani, una volta arrivati nella piazza centrale della città, si fermano e cominciano una trasformazione meccanica accompagnata da una studiata messa in scena, con attori, figuranti, mimi o cantanti: tutto cambia come in un caleidoscopio, rivelando nuove forme, nuovi colori e un messaggio satirico e pungente in perfetto “stile Bertoldo”. La rivalità accesissima fra le varie società carnevalesche fa assomigliare la festa a un palio medievale che coinvolge le varie contrade di paese in un gioco fatto di sfide, di burle, di spionaggio, di gara a chi riuscirà a stupire e a far ridere o arrabbiare di più. Un gioco che culmina nelle due giornate di sfilata dei carri ma che non finisce mai perché impegna per mesi e mesi i componenti delle varie società carnevalesche nella costruzione completamente artigianale dei carri.