San Pietro in Casale (BO), chiesa dei SS. Pietro e Paolo
San Pietro in Casale (BO), chiesa dei SS. Pietro e Paolo
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo della ripresa
San Pietro in Casale (BO)
Luogo e anno di edizione
s.l., s.d.
Stampatore
Data della ripresa
Anni Quaranta sec. XX° (?)
Timbro di spedizione (Luogo e data)
San Pietro in Casale (BO), 6.10.1950
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,5x15
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
La cartolina è viaggiata da San Pietro in Casale a Bologna. Il timbro di spedizione risale al 6.10.1950.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
San Pietro in Casale(BO), chiesa dei SS. Pietro e Paolo
Bibliografia
http://www.orizzontidipianura.it
Note
San Pietro in Casale è un paese della pianura bolognese già abitato in età repubblicana dai Romani che vi insediarono una colonia. In seguito, anche questa zona fu travolta dai barbari fino a quando, nel Medioevo, entrò nell’orbita di Bologna, dalla quale dista poco più di venti chilometri.
Passato sotto il dominio dello Stato Pontificio, San Pietro rimase un piccolo borgo rurale fino al XVIII secolo, quando si delineò l’impianto urbanistico attuale e Napoleone elevò il paese a titolo di Comune.
La chiesa parrocchiale è intitolata ai Santi Pietro e Paolo, patroni locali. Ricostruita nella seconda metà dell’Ottocento, è fiancheggiata da una torre campanaria che nella parte inferiore conserva le originarie forme romaniche, mentre la cella a bifore è frutto di un innalzamento cinquecentesco. All’interno, possiamo ammirare una tela dedicata ai Santi Pietro e Paolo di scuola guercinesca, una Santa Cecilia attribuita al Gandolfi, alcuni dipinti cinquecenteschi di scuola ferrarese, un San Vincenzo Ferreri di Ercole Graziani risalente al XVIII secolo e l’altare maggiore in bronzo opera dello scultore Mauro Mazzali.
Passato sotto il dominio dello Stato Pontificio, San Pietro rimase un piccolo borgo rurale fino al XVIII secolo, quando si delineò l’impianto urbanistico attuale e Napoleone elevò il paese a titolo di Comune.
La chiesa parrocchiale è intitolata ai Santi Pietro e Paolo, patroni locali. Ricostruita nella seconda metà dell’Ottocento, è fiancheggiata da una torre campanaria che nella parte inferiore conserva le originarie forme romaniche, mentre la cella a bifore è frutto di un innalzamento cinquecentesco. All’interno, possiamo ammirare una tela dedicata ai Santi Pietro e Paolo di scuola guercinesca, una Santa Cecilia attribuita al Gandolfi, alcuni dipinti cinquecenteschi di scuola ferrarese, un San Vincenzo Ferreri di Ercole Graziani risalente al XVIII secolo e l’altare maggiore in bronzo opera dello scultore Mauro Mazzali.