San Rocco intercede presso la B.V. di San Luca per la preservazione dal flagello della peste

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San Rocco intercede presso la B.V. di San Luca per la preservazione dal flagello della peste

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Inventario
BRI 01190; BRI 01191
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo e anno di edizione
Bologna, 1976
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
verticale
Misure immagine (in cm; hxb)
15x10,5
Indicazione di colore
monocromo su cartoncino giallo
Iscrizioni
Nel verso, in basso a sinistra, è riportato: "V centenario della visita annuale della B. Vergine di San Luca alla città di Bologna (1476-1976)". Sullo stesso lato, in alto, è riportato il titolo con la specifica: incisione f.ta I. Macchiavelli, ma attribuita a L. Mattioli, dal "viaggio" dell'a. 1721.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
San Rocco intercede presso la B.V. di San Luca per la preservazione dal flagello della peste
Bibliografia
Elena Gottarelli, "I viaggi della Madonna di San Luca", Bologna, Tamari, 1976, tav. XIII.
Note
Le stampe che riproducono i cosiddetti "Viaggi della Madonna di San Luca" furono prodotte in un periodo di tempo compreso tra il 1657 e il 1797. Con il termine "viaggio" si indicava l'opuscolo ove era riproposto l'itinerario processionale che compiva la sacra Immagine una volta scesa in città e per il quale le incisioni fungevano da frontespizio o da antiporta. L'opuscolo era infatti composto da un frontespizio e da tre facciate a stampa, oppure, da un'antiporta alla quale seguivano il frontespizio e due facciate. Dal 1476 i passaggi della Madonna divennero annuali ma, già dal 1436, perchè l'Immagine potesse visitare tutta la città, Bologna fu divisa in quattro quartieri: in tal modo, ogni quattro anni -alternativamente- tutti l'avrebbero accolta. L'acquaforte qui riprodotta è firmata Isabella Macchiavelli, ma viene attribuita a L. Mattioli. Lo stampatore era Gio. Battista Bianchi, sotto le Scuole, alla Rosa. Subito dietro la raffigurazione delle Due Torri, si notano due monatti che trasportano un cadavere fuori città. Questo spiega la presenza di San Rocco, chiamato ad intercedere presso la Vergine. In quel 1721 il Priore della Compagnia della Morte era Giovan Battista Grassi. Dal momento che si trattava di un borghese, l'artista aveva collocato il suo stemma in una zona d'ombra per rendere meno evidente l'assenza su di esso della corona nobiliare.