Sasso Marconi (BO), villa "La Maranina"
Sasso Marconi (BO), villa "La Maranina"
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo della ripresa
Sasso Marconi (BO)
Luogo e anno di edizione
Bologna, Sasso Marconi, s.d.
Data della ripresa
Anni Cinquanta sec. XX° (?)
Timbro di spedizione (Luogo e data)
(?), dicembre 1961
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
La cartolina è viaggiata verso Cento di Ferrara. Il timbro di spedizione è parzialmente illeggibile, ma la data di compilazione lascia intuire che sia stata scritta nel dicembre 1961.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Sasso Marconi (BO), villa "La Maranina"
Bibliografia
http://www.infosasso.it
Note
Il territorio di Sasso Marconi occupa la prima zona collinare dell'Appennino bolognese compresa tra la bassa valle del fiume Reno, la porzione inferiore della valle del Setta a sud-est e parte del bacino idrografico del fiume Lavino a ovest. Fino alla prima metà del XX secolo il comune era denominato Praduro e Sasso, per assumere la denominazione di Sasso Bolognese con Regio Decreto del 20 giugno 1935, n. 1386. Nel 1938 assunse l'attuale denominazione di Sasso Marconi, in onore del premio Nobel Guglielmo Marconi.
La villa "Maranina", di impianto cinquecentesco, appartenne in un primo momento al grande casato romano dei Colonna, come attestava lo stemma su un lato della torre. Passò successivamente ai Boncompagni, che dipinsero il loro emblema sormontato dal cappello cardinalizio sulla facciata. L’edificio centrale, con cinque arcate di portico al piano terra, è la villa vera e propria. Le ali laterali più basse costituiscono gli annessi rustici tra i quali spicca l’alta torre con le caratteristiche cornici in cotto a dentelli. L’interno conserva la tipica loggia passante, caratteristica delle ville bolognesi.
La villa "Maranina", di impianto cinquecentesco, appartenne in un primo momento al grande casato romano dei Colonna, come attestava lo stemma su un lato della torre. Passò successivamente ai Boncompagni, che dipinsero il loro emblema sormontato dal cappello cardinalizio sulla facciata. L’edificio centrale, con cinque arcate di portico al piano terra, è la villa vera e propria. Le ali laterali più basse costituiscono gli annessi rustici tra i quali spicca l’alta torre con le caratteristiche cornici in cotto a dentelli. L’interno conserva la tipica loggia passante, caratteristica delle ville bolognesi.