Sasso Marconi (BO): vista della Rupe dalla sponda opposta del fiume
Sasso Marconi (BO): vista della Rupe dalla sponda opposta del fiume
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Luogo della ripresa
Sasso Marconi (Bo)
Data della ripresa
dopo il 1895
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Misure negativo (in cm; hxb)
6x7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Sasso Marconi (Bo): vista della Rupe dalla sponda opposta del fiume
Bibliografia
1) Renzo Renzi, "Bologna 1900. Viaggi Fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1980; 2) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 3) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 4) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 5) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006;
Note
Socio del Club Alpino Italiano, del Circolo Fotografico Bolognese e del Touring Club Italiano, Giuseppe Michelini compì diversi viaggi fuori Bologna. In tali occasioni raccolse vere e proprie serie fotografiche, come altrettante e puntuali documentazioni di cose viste. Giuseppe Michelini aveva iniziato ad interessarsi di fotografia intorno al 1890. Potendo contare su una ricca rendita e su tempo libero in abbondanza affinò sempre più la sua produzione. Il territorio di Sasso Marconi occupa la prima zona collinare dell'Appennino bolognese compresa tra la bassa valle del fiume Reno, la porzione inferiore della valle del Setta a sud-est e parte del bacino idrografico del fiume Lavino a ovest. Fino alla prima metà del XX secolo il comune era denominato Praduro e Sasso, per assumere la denominazione di Sasso Bolognese con Regio Decreto del 20 giugno 1935, n. 1386. Nel 1938 assunse l'attuale denominazione di Sasso Marconi, in onore del premio Nobel Guglielmo Marconi. Questa ripresa fu eseguita dal corso del fiume verso la Rupe. La fotografia risale probabilmente ad una data successiva al giugno 1895, quando furono terminati i lavori di costruzione delle arcate a sostegno del monte e della muratura verso il fiume. Il 24 giugno 1892, infatti, era franata una "fetta" del Sasso a Praduro e tali lavori si erano resi necessari. Una volta terminati tre anni dopo la sciagura, si cominciò a tagliare la parte del monte che sporgeva. Verso gli anni Sessanta del XIX secolo, Sasso si trovò al centro di diverse ed importanti nuove vie di comunicazione. Venti anni prima (1840) erano terminati i lavori della nuova strada Porrettana e nel 1862 venne inaugurata la ferrovia Bologna – Praduro e Sasso – Vergato, che completata, in seguito collegò il Nord ed il Sud d’Italia, attraverso gli Appennini.