Selva Malvezzi (BO), lato nord del fabbricato grande (stato precedente al 1945)
Selva Malvezzi (BO), lato nord del fabbricato grande (stato precedente al 1945)
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo della ripresa
Selva Malvezzi (BO)
Luogo e anno di edizione
s.l., s.d.
Stampatore
Data della ripresa
prima del 1945
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Selva Malvezzi (BO), lato nord del fabbricato grande (stato precedente al 1945)
Bibliografia
https://it.wikipedia.org/wiki/Selva_Malvezzi;
Note
Selva Malvezzi è una frazione di Molinella situata a circa sette chilometri a sud del capoluogo, a sinistra del torrente Quaderna. Zona un tempo boscosa e selvaggia (da questo il nome Selva), già contenuta nei possedimenti di Matilde di Canossa nell'Alto Medioevo, venne donata (secondo la leggenda) dalla Contessa ai cittadini di Budrio perché la risanassero e la rendessero fertile.
Il territorio venne poi annesso alle proprietà della parrocchia di Budrio.
Il periodo di maggior splendore e autonomia si deve però con l'istituzione del feudo Malvezzi alla fine del Quattrocento: la zona venne data in amministrazione dal papa Callisto III a tale famiglia senatoriale bolognese. I conti avevano inoltre diritto di sangue sui sudditi come era d'uso nei feudi medioevali. I Malvezzi fecero costruire la borgata sopravvissuta fino ai nostri giorni, nella quale spiccano il Palazzo del Governatore, il Palazzo Comitale (fatto costruire da Carlo Malvezzi nel 1455 circa) e il Palazzaccio (castello in difesa del feudo in direzione di Budrio e Bologna, oggi parzialmente in rovina). Il dominio feudale si protrasse fino al 1796 quando, con l'arrivo dei Francesi, il territorio fu incorporato nel Dipartimento del Reno.
Il territorio venne poi annesso alle proprietà della parrocchia di Budrio.
Il periodo di maggior splendore e autonomia si deve però con l'istituzione del feudo Malvezzi alla fine del Quattrocento: la zona venne data in amministrazione dal papa Callisto III a tale famiglia senatoriale bolognese. I conti avevano inoltre diritto di sangue sui sudditi come era d'uso nei feudi medioevali. I Malvezzi fecero costruire la borgata sopravvissuta fino ai nostri giorni, nella quale spiccano il Palazzo del Governatore, il Palazzo Comitale (fatto costruire da Carlo Malvezzi nel 1455 circa) e il Palazzaccio (castello in difesa del feudo in direzione di Budrio e Bologna, oggi parzialmente in rovina). Il dominio feudale si protrasse fino al 1796 quando, con l'arrivo dei Francesi, il territorio fu incorporato nel Dipartimento del Reno.