Sestola (Mo). Boschi, Fratta. Pino e panorama

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Sestola (Mo). Boschi, Fratta. Pino e panorama

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Inventario
MICH. 0978
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Sestola (Modena)
Data della ripresa
1910-1913
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Misure negativo (in cm; hxb)
6x7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Sestola (Mo). Boschi, Fratta. Pino e panorama
Bibliografia
1) Renzo Renzi, "Bologna 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Casalecchio di Reno (Bo), Grafis/Zanichelli, 1980; 2) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 3) Renzo Renzi, "Sestola 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951), Bologna, Grafis-Il Bulino, 1982; 4) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 5) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 6) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Note
Giuseppe Michelini aveva iniziato ad interessarsi di fotografia intorno al 1890. Potendo contare su una ricca rendita e su tempo libero in abbondanza affinò sempre più la sua produzione. Nei primi anni del Novecento, egli -provetto ciclista- aveva compiuto diverse escursioni e, a maggior ragione, dopo aver acquistato la prima automobile, non di rado con macchina fotografica e treppiede partì per spedizioni turistico-sportive che documentava con le sue riprese. Gli piaceva, inoltre, poter sperimentare ampiamente tecniche nuove, documentare l'esterno e l'interno delle sue case; ritrarre i suoi figli, i componenti della famiglia e gli amici, quasi a comporre un album narrativo, un vero e proprio diario che si arricchiva di anno in anno. Tra il 1910 e il 1913 la famiglia Michelini trascorse parte del periodo estivo a Sestola, in provincia di Modena. Durante questi soggiorni, l'autore venne attratto anche dalla splendida natura circostante. I boschi di castagni, i faggi, le betulle e le conifere rientrarono tra i suoi soggetti preferiti. A quel tempo, i castagni erano fondamentali per l'economia dei paesi di montagna: la pianta e i suoi frutti fornivano innanzi tutto la principale risorsa alimentare, anche se ormai la forestazione verso il Monte Cimone ed il rimboschimento dei pascoli erano destinati a diventare un naturale sbocco occupazionale e avrebbero di lì a poco rappresentato la molla decisiva per lo sviluppo turistico di tutta la zona. La Fratta qui nominata fu il primo bosco di conifere del territorio. Fu fatto impiantare dal duca Francesco IV fra il 1826 e il 1830 a nord-est del castello. Divenne luogo di lunghe e salutari passeggiate per i villeggianti e ritrovo per le loro feste all'aperto. La didascalia è quella dettata dall'autore.