Signifero dell'Arte dei Fabbri

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Signifero dell'Arte dei Fabbri

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Inventario
MISC. 00062
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Luogo e anno di edizione
inizio sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
positivo b/n incollato su cartoncino
Materia e tecnica
stampa su carta
Orientamento
verticale
Misure immagine (in cm; hxb)
14,5x10
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto del cartoncino di supporto si legge: "Signifero dell'Arte dei Fabbri"
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Signifero dell'Arte dei Fabbri
Bibliografia
"Vestiari, usi, costumi di Bologna cessati nell'anno 1796 raccolti da Giuseppe Guidicini e disegnati da Domenico Ramponi. Un eccezionale fotoreportage dal passato", introduzione e schede esplicative a cura di Mario Fanti, Bologna, B.U.P., 2017, pag. 36 fig. 17
Note
L'immagine fotografata è contenuta in un volume conservato presso la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio di Bologna (ms. B 2329). Tale prezioso volume faceva parte della raccolta personale di Giuseppe Guidicini (Bologna, 1763-1837), ingegnere, uomo politico e storico. Il manoscritto si intitola "Vestiari, usi, costumi di Bologna cessati nell'anno 1796" e costituisce una raccolta di eccezionale valore storico e documentario di costumi e di immagini di vita della Bologna ahimè definitivamente "scomparsa" con l'ingresso delle truppe francesi in città proprio in quell'anno. Le n. 150 tavole che lo corredano furono eseguite all'acquerello dal pittore Domenico Ramponi, allievo poco conosciuto di Jacopo Alessandro Calvi detto "Il Sordino". Tra quelli che presenziavano alle principali cerimonie ufficiali bolognesi avevano un ruolo assai significativo i rappresentanti delle Arti, che sfilavano nei loro tre ordini: i signiferi, i donzelli e coloro che portavano il gonfalone. Al lungo corteo partecipavano poi i dottori, i senatori, i rappresentanti del clero ecc.. Nel volume citato in bibliografia Mario Fanti annota che la "corporazione [che] comprendeva anche i venditori di ogni sorta di metallo lavorato e non lavorato, poteva vendere carbone all'ingrosso o al minuto e bollare le stadere e bilance".