Società di miglioramento fra il personale di assistenza pubblica
Società di miglioramento fra il personale di assistenza pubblica
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Luogo e anno di edizione
Bologna, 1905
Stampatore
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
litografia policroma, cartolina postale
Misure immagine (in cm; hxb)
14x9
Indicazione di colore
policromia
Iscrizioni
Sul verso è esplicitata la data "1905" ed è riprodotto il logo della Società. Dei tre esemplari, solo quello contrassegnato con il n. inv. BRI 01966 è viaggiato verso Roma. Il timbro di spedizione è illeggibile.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Società di miglioramento fra il personale di assistenza pubblica
Bibliografia
La cartolina è stata pubblicata in: Antonio Brighetti - Franco Monteverde, "Bologna nelle sue cartoline", Cuneo, L'Arciere, 1986, vol. 1, pag. 45.
Note
Bologna si è sempre distinta per un'antica tradizione filantropica. Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento in città gli istituti di beneficenza -considerati anche un importante strumento di potere e controllo sociale- erano per la maggioranza gestiti da privati, con l'aiuto del comune e della provincia.
Erano otto gli istituti di primo livello: gli ospedali Maggiore e Sant'Orsola, l'Ospizio degli Esposti, l'Opera Pia dei Poveri Vergognosi, gli istituti educativi, la Congregazione di Carità, il Monte di Pietà e il Ricovero di Mendicità.
Seguivano una ventina di istituzioni secondarie, come -ad esempio- gli Asili infantili, gli istituti Aldini-Valeriani e Pallotti, le Scuole Pie, l'Asilo Primodì. Altre erano distribuite nelle parrocchie. Notevole era il patrimonio degli enti benefici, che ammonta a svariati milioni, cifra assai cospicua per il tempo.
Nel 1871 era stato istituito un Consorzio di beneficenza che riceveva gli incassi degli spettacoli di divertimento privati e pubblici organizzati in città. Tali denari erano poi distribuiti soprattutto al Ricovero, agli asili infantili e agli ospizi marini.
Erano otto gli istituti di primo livello: gli ospedali Maggiore e Sant'Orsola, l'Ospizio degli Esposti, l'Opera Pia dei Poveri Vergognosi, gli istituti educativi, la Congregazione di Carità, il Monte di Pietà e il Ricovero di Mendicità.
Seguivano una ventina di istituzioni secondarie, come -ad esempio- gli Asili infantili, gli istituti Aldini-Valeriani e Pallotti, le Scuole Pie, l'Asilo Primodì. Altre erano distribuite nelle parrocchie. Notevole era il patrimonio degli enti benefici, che ammonta a svariati milioni, cifra assai cospicua per il tempo.
Nel 1871 era stato istituito un Consorzio di beneficenza che riceveva gli incassi degli spettacoli di divertimento privati e pubblici organizzati in città. Tali denari erano poi distribuiti soprattutto al Ricovero, agli asili infantili e agli ospizi marini.