Svizzera. Passo del San Gottardo: Piz Fibbia

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Svizzera. Passo del San Gottardo: Piz Fibbia

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Inventario
MICH. 2074
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Passo del San Gottardo
Data della ripresa
1902
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Misure negativo (in cm; hxb)
7x6
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Svizzera. Passo del San Gottardo: Piz Fibbia
Bibliografia
1) Renzo Renzi, "Bologna 1900. Viaggi Fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1980; 2) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 3) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 4) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 5) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006;
Note
Socio del Club Alpino Italiano, del Circolo Fotografico Bolognese e del Touring Club Italiano, Giuseppe Michelini compì diversi viaggi fuori Bologna. In tali occasioni raccolse vere e proprie serie fotografiche, come altrettante e puntuali documentazioni di cose viste. Quello più lontano dalla sua città lo compì in Svizzera. Nel 1898 era già stato in Engadina dopo aver percorso in lungo e in largo il Lago di Como e la Valtellina. Di questo primo tour nella Confederazione Elvetica lasciò degli appunti sulle buste delle pellicole fotografiche. Un secondo viaggio fu organizzato nel 1902. In ogni caso, come afferma Renzo Renzi nel volume del 1980, "...cerca di fotografare ciò che non è Bologna: tutto ciò, insomma, che lo stupisce per la differenza dal luogo natale, fino al gran paesaggio di Lucerna, come un approdo trionfale". Giuseppe Michelini aveva iniziato ad interessarsi di fotografia intorno al 1890. Potendo contare su una ricca rendita e su tempo libero in abbondanza affinò sempre più la sua produzione. La passione per le cime era sicuramente tanta, ma egli non perse l'occasione per realizzare anche qui una bella serie di immagini che poi non teneva certo nel cassetto, anzi, spesso e volentieri le mostrava e, trasformato il prodotto su pellicola o su lastra in diapositive, organizzava in circoli alpinistici e turistici alcune conferenze con proiezione. Questa attività gli assicurò in breve tempo la fama di conferenziere colloquiale e non privo di senso dell'umorismo. La ripresa fu eseguita nei pressi del Passo del San Gottardo,uno dei più importanti valichi alpini, situato a 2.106 m s.l.m. in territorio svizzero. Collega da nord a sud la valle della Reuss e la valle Leventina. Prende il nome da San Gottardo di Hildesheim, un vescovo bavarese vissuto attorno all'anno Mille e beatificato cento anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1038. Passaggio da sempre considerato assai difficile soprattutto per il trasporto delle merci, fu reso meglio raggiungibile già nel XIX secolo, quando fu costruita una strada carrozzabile, larga su tutto il suo percorso più di cinque metri, e con un nuovo ponte nella Gola del Diavolo. Nel 1850 un viaggio in diligenza tra Milano e Basilea richiedeva circa cinquanta ore con l'utilizzo del treno tra Milano e Camerlata e del battello tra Flüelen e Lucerna; nella seconda metà del secolo XIX invece con la costruzione della strada ferrata e della galleria ferroviaria del Gottardo il tempo impiegato si ridusse notevolmente. La didascalia è quella attribuita dall'autore.