Trieste, il Palazzo di Città: facciata

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Trieste, il Palazzo di Città: facciata

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Inventario
MICH. 0282
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Trieste
Data della ripresa
1900
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Misure negativo (in cm; hxb)
6x7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Trieste, il Palazzo di Città: facciata
Bibliografia
1) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 2) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 3) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 4) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Note
Socio del Club Alpino Italiano, del Circolo Fotografico Bolognese e del Touring Club Italiano, Giuseppe Michelini compì diversi viaggi fuori Bologna. In tali occasioni raccolse vere e proprie serie fotografiche, come altrettante e puntuali documentazioni di cose viste. Agli inizi del XX° secolo si spinse fino alle città irredente di Trento e Trieste. La ripresa inquadra il Palazzo di Città o del Municipio da piazza dell'Unità d'Italia, una delle più grandi del nostro Paese.
Nel 1875 l’architetto Giuseppe Bruni vinse il bando per edificare il nuovo Municipio di Trieste, che sarebbe sorto sulle ceneri di alcuni palazzi preesistenti. L’architettura dell'edificio è del tutto particolare, ma allo stesso tempo ben si sposa con lo stile austro-ungarico che caratterizza gli altri palazzi della piazza. Al centro si trova la torre dell’orologio, dove i rintocchi sono battuti da due mori (automi di zinco) affettuosamente ribattezzati dai triestini Michez e Jachez.