Urbino, Palazzo Ducale

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Urbino, Palazzo Ducale

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Inventario
MICH. 0541
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Urbino
Data della ripresa
fine sec. XIX
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Misure negativo (in cm; hxb)
6x7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Urbino, Palazzo Ducale
Bibliografia
1) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 2) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 3) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 4) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Note
Socio del Club Alpino Italiano, del Circolo Fotografico Bolognese e del Touring Club Italiano, Giuseppe Michelini compì diversi viaggi fuori Bologna. In tali occasioni raccolse vere e proprie serie fotografiche, come altrettante e puntuali documentazioni di cose viste. A fine Ottocento, viaggiando tra Umbria e Marche si fermò anche ad Urbino, dove riprese il famosissimo Palazzo Ducale, uno dei più interessanti esempi architettonici ed artistici dell'intero Rinascimento. Le origini del palazzo risalgono a quando il conte Antonio da Montefeltro, nonno di Federico, decise di stabilirsi di fronte al Duomo; fu suo figlio Guidantonio a far approntare un palazzetto il cui lato lungo corrispondeva sommariamente alla facciata lunga sull'attuale piazza Rinascimento. Il progetto più ambizioso di Federico da Montefeltro, uomo coltissimo e raffinato, fu la costruzione del Palazzo Ducale e di pari passo, la sistemazione urbanistica di Urbino, per farne la città "del principe". Prima di questi interventi, la residenza ducale era un semplice palazzo sul colle meridionale, al quale si aggiungeva un vicino castellare, sull'orlo del dirupo verso la Porta Valbona. Fra le innumerevoli maestranze che furono impiegate per la costruzione, spiccano i nomi di tre architetti: il fiorentino Maso di Bartolomeo, il dalmata Luciano Laurana, il senese Francesco di Giorgio Martini e di diversi decoratori e artisti. Nel 1912, alcuni anni dopo la visita di Giuseppe Michelini, il Palazzo Ducale di Urbino divenne sede della Galleria Nazionale delle Marche.