Venola (Marzabotto), Molino del "Piantone": veduta

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Venola (Marzabotto), Molino del "Piantone": veduta

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Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Venola (Marzabotto)
Data della ripresa
1940
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Misure negativo (in cm; hxb)
lastra 10x15; negativo su pellicola 6x7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Venola (Marzabotto), Molino del "Piantone": veduta
Bibliografia
Luigi Fantini, "Antichi edifici della montagna bolognese", Bologna, Alfa, 1971, vol. II/718, pag. 476.
Note
Il territorio di Marzabotto si trova in quel tratto di Appennino Tosco-Emiliano, fra Bologna e Firenze e verso il Modenese, che fu nell'alto Medioevo il confine, più volte conteso, fra i Longobardi e gli Esarchi di Bisanzio che avevano la sede in Ravenna; gli stessi luoghi furono, alcuni secoli più tardi, il punto di confine e di conflitto fra gli Imperatori, il Papato ed il nascente Comune cittadino. La frazione di Venola si trova a circa due chilometri dal capoluogo ed è oggi un centro commerciale attivo. Questo antico mulino purtroppo non esiste più. I danni subiti nel corso della seconda guerra mondiale, l'incuria e l'abbandono hanno fortemente contribuito alla sua distruzione. Sulle sue tracce sono stati ricostruiti e restaurati alcuni edifici, attualmente adibiti a seconde case.
Costruito in una zona impervia e difficilmente raggiungibile in una profonda gola percorsa dal rio
omonimo, il Molino del "Piantone" ha una storia che affonda le sue origini ai
tempi dei conti Panico. Del piccolo borgo che si era sviluppato intorno ad esso si hanno notizie grazie ad un
riferimento dell’Istituto beni culturali regione Emilia-Romagna in cui si evidenzia che vi sono avanzi di una antica torre e che su un architrave della finestra mediana di quest'ultima si legge la seguente scritta: “MARTINUS
RUSSIUS F.F. MDCXVIII “. La fotografia fu scattata da Luigi Fantini il 17 agosto 1940.