Vergato (BO), Parco della Rimembranza

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Vergato (BO), Parco della Rimembranza

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Inventario
BRI / BO PROVINCIA 2425
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Vergato (BO)
Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Data della ripresa
Anni Cinquanta sec. XX° (?)
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Vergato (BO), 3.9.1959
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
La cartolina è viaggiata da Vergato a Marmorta. Il timbro di spedizione postale risale al 3.9.1959.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Vergato (BO), Parco della Rimembranza
Bibliografia
http://www.appenninobolognese.net;
https://www.comune.cinisello-balsamo.mi.it

Note
Le più antiche notizie su Vergato risalgono all'inizio del sec. XII, quando il centro era una località di secondaria importanza dipendente da Liserna, un borgo sparso lungo le pendici del Monte Pero. La sua posizione particolarmente favorevole, sulla strada che da Bologna conduceva a Pistoia, lo rese un ideale luogo di incontro e di scambio tra le popolazioni delle zone montane circostanti, determinando una progressiva fioritura di attività economiche commerciali, notarili e alberghiere. Quasi interamente distrutto dai bombardamenti avvenuti durante la seconda guerra mondiale, Vergato ha visto una graduale ricrescita demografica ed economica negli anni del dopoguerra.
La proposta di creare in tutti i centri abitati d’Italia un Parco o un Viale della Rimembranza, per ricordare e onorare i caduti della prima guerra mondiale, fu lanciata nel 1922 da Dario Lupi, allora sottosegretario alla Pubblica Istruzione.
Il 27 dicembre 1922 il Ministero della Pubblica Istruzione inviò a tutti i regi Provveditori agli Studi una lettera circolare con la quale veniva richiesto:
“[...] che le scolaresche d’Italia si facciano iniziatrici di una idea nobilissima e pietosa: quella di creare in ogni città, in ogni paese, in ogni borgata, la Strada o il Parco della Rimembranza. Per ogni caduto nella grande guerra, dovrà essere piantato un albero; gli alberi varieranno a seconda della regione, del clima, dell’altitudine [...]”.
Il giorno successivo lo stesso Ministero fece pubblicare sul "Bollettino Ufficiale" n. 52 del 28 dicembre 1922 una seconda circolare, la n. 73, nella quale vennero illustrate le “norme per la costituzione dei Viali e Parchi della Rimembranza”:
L’idea aveva trovato la prima attuazione nella città canadese di Montreal dove, dopo la Grande Guerra, era stata creata una Strada della Rimembranza fiancheggiata da alberi. In sostanza Lupi importò in Italia l’esperienza americana, conservandone i tratti essenziali, ma moltiplicandola in modo da realizzare un’enorme folta foresta, fatta di più di cinquecentomila chiome di alberi nuovi, tanti quanti erano i caduti italiani.