Vidiciatico (BO), Piazza XXVII Settembre 1944 già Piazza Maggiore

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Vidiciatico (BO), Piazza XXVII Settembre 1944 già Piazza Maggiore

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Inventario
BRI / BO PROVINCIA 1447

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Vidiciatico (BO)
Luogo e anno di edizione
Vidiciatico, s.d.
Data della ripresa
Anni Cinquanta sec. XX°
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Vidiciatico (BO), 28.8.1957
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
La cartolina è viaggiata da Vidiciatico a Bologna. Il timbro di spedizione risale al 28.8.1957
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Vidiciatico (BO), Piazza XXVII Settembre 1944 già Piazza Maggiore
Note
Vidiciatico è una frazione di Lizzano in Belvedere posta lungo la strada che conduce al Corno alle Scale. Il suo nome è assai curioso. Dal sito internet dell'Appennino Bolognese, riportiamo: "Esistono varie ipotesi sull'origine del nome Vidiciatico: la più nota vuole che il nome derivi dalla leggenda di un bandito modenese, detto Ciatico, che era ricercato dal governo bolognese per i suoi crimini. Si dice che un giorno un abitante della zona lo vide nel luogo in cui ora sorge Vidiciatico; si recò dalle guardie e disse: "Vidi Ciatico", e per questa informazione fu ricompensato. A parte la pochezza dell'ipotesi sull'origine del nome di Vidiciatico, i fatti si sarebbero svolti molti secoli dopo l'esistenza di Vidiciatico. Gli studiosi partono comuque dalla pronuncia dialettale "Viciadgo". La forma esatta originale sarebbe Viticiaticum. L'ipotesi più accreditata è: viciadgo = vedgo = paese dei vedghi (salici), infatti la voce vitticiatico, da viti e viticci, è riferibile a piante che si piegano facilmente, come il vetrice o salice, detto in dialetto vedgo". Attualmente la località è un rinomato centro per vacanze estive e invernali. Lo spazio al centro del paese era inizialmente conosciuto come Piazza Maggiore, ma nel dopoguerra il nome fu mutato in Piazza XXVII Settembre 1944 per ricordare la data in cui fu compiuta la strage nazifascista a Cà di Berna. L'ultimo dei due splendidi abeti che si riconoscono nella cartolina fu abbattuto nel maggio 2013.