Vittorio Mascalchi - Immagine primaria - 1967-1968 ca.

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Vittorio Mascalchi - Immagine primaria - 1967-1968 ca.

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Inventario
FF 3717-017

Notizie storico artistiche

Data della ripresa
1967-1968 ca
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/ vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Arte - Pittura - Pittura astratta - Artisti - Pittori - Mascalchi, Vittorio
Bibliografia
Pezzella Letizia, Fototecnica Artigiana e Fototecnica Bolognese. Industria, artigianato e commercio nel fondo fotografico del Museo del Patrimonio industriale, in "Scuola officina", n. 2, luglio-dicembre 2007, pp. 4-7; Accame Giovanni Maria, Vittorio Mascalchi: opere dal 1971 al 1975, Genova 1976; Cerritelli Claudio, Mascalchi, collana Artisti contemporanei (a cura di Giulio Guberti), Ravenna 1982; Vittorio Mascalchi: opere dal 1959 al 1961, testi di Renato Barilli, Bologna 1987; Baccilieri Adriano - Bentini Maria Rita, Vittorio Mascalchi - "Platanico platonico", Bentivoglio (Bo) 1999; Bentini Maria Rita, Vittorio Mascalchi: opere anni '80-90, Ravenna 1999.
Note
Vittorio Mascalchi nasce a Bologna nel 1935, intraprende e poi abbandona gli studi di architettura iscrivendosi all'Accademia di Belle Arti dove frequenta i corsi di Virgilio Guidi e Pompeo Mandelli. Da una partenza di tipo naturalistico approda ben presto all'informale concentrandosi sulla gestualità dell'atto pittorico. Nel 1961 un viaggio a Parigi lo avvicina al neodadaismo e al ready made ma negli anni immediatamente successivi si dedica al design e alla progettazione. Progressivamente introduce nella pratica artistica materiali trasparenti (plexiglass e costruzioni plastiche). Un rapporto controverso col mercato dell'arte lo allontana nuovamente dalla scena artistica per concentrarsi sull'attività didattica (è stato docente in diverse Accademie di Belle Arti in Italia e direttore di quella di Bologna). Del 1982 è la sua prima mostra antologica a Ravenna con opere dal 1956 al 1981. Discontinuo nel suo percorso artistico ma grande sperimentatore alterna interesse per scienza e tecnologia, realizzando numerose installazioni che oltrepassano la dimensione pittorica, senza abbandonare mai il suo amore per la pittura rinnovandola continuamente nelle forme e nei contenuti. Muore a Forlì il 15 ottobre 2010.