Zola Predosa - Nuova Fima - Macchina incartatrice per uova di cioccolato

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Zola Predosa - Nuova Fima - Macchina incartatrice per uova di cioccolato

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Inventario
FF 2377-004

Notizie storico artistiche

Data della ripresa
1962 ca.
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/ vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Industria meccanica - Macchine per confezionamento e imballaggio - Nuova Fima - Cioccolata - Uova di cioccolato
Bibliografia
Pezzella Letizia, Fototecnica Artigiana e Fototecnica Bolognese. Industria, artigianato e commercio nel fondo fotografico del Museo del Patrimonio industriale, in "Scuola officina", n. 2, luglio-dicembre 2007, pp. 4-7; AA.VV, Capitani coraggiosi. I grandi dell'Emilia Romagna, Bologna 1998, pp. 38-46; Curti Roberto-Grandi Maura, Per niente fragile. Bologna capitale del packaging, Bologna, 2015, pp. 100-101
Note
Nel 1961 nasce a Zola Predosa la Nuova Fima imballaggi che produce macchine automatiche per l'incarto dei cioccolatini; in quel momento a capo dell'azienda c'è Paolo Sassoli de' Bianchi. Il primo prodotto proposto è proprio una macchina incartatrice di uova di Pasqua, visibile nelle immagini di questo servizio composto da 6 lastre di cui l'ultima mostra il prodotto finito. La fortuna della ditta parte dall'incarto del "Boero", cioccolatino col fiocco venduto in tutti i bar in quel decennio. Si aggiungono progressivamente macchine in grado di confezionare ogni foggia di incarto, con avvolgimento a fiocco, doppio fiocco, a portafoglio o per gli ovetti di cioccolato. Dal 1996 una sola macchina, la Giova 20 è in grado di creare sette tipi di incarto per una decina di formati diversi di cioccolatini. Nei primi anni Duemila il gruppo multinazionale SACMI ha acquisito tutte le attività legate agli storici marchi Carle&Montanari e Fima, portando alla costituzione della nuova Divisione Sacmi Packaging&Chocolate.