Donazione
Si deve alla sensibilità di Maria Antonietta Di Marzio Gaist l’importante donazione alla Fondazione Carisbo, nel 2013 (integrata da altra donazione nel 2014), per onorare la memoria di Quirino Di Marzio, luminare dell’oftalmologia, per lunghi anni direttore della Clinica Oculistica dell’Università di Bologna. Questa si compone di sette dipinti antichi, di tre opere del futurista Angelo Caviglioni e di alcuni oggetti d’arte. È stata valorizzata dalla mostra: Opere d’arte dalla collezione di Marzio Gaist e dalla collezione Molinari Pradelli - Casa Saraceni, 30 aprile - 5 giugno 2016 ed è stata oggetto della pubblicazione: A. Mazza, La donazione Maria Antonietta di Marzio Gaist, Bologna 2016.
Donatore
Maria Antonietta Di Marzio Gaist, originaria di Spoltore in provincia di Pescara, è nipote del professor Quirino Di Marzio e moglie di Giulio Gaist scomparso nel 2007, per venticinque anni primario della Neurochirurgia dell’Ospedale ‘Bellaria’, tra i principali interpreti della Neurochirurgia mondiale negli anni Settanta -Novanta.
Descrizione
Tra le opere donate assumono speciale risalto i dipinti del Seicento, a cominciare dalla copia antica - di notevole qualità e realizzata alla corte estense agli inizi del secolo - della celebre tela di Girolamo da Carpi poi finita a Dresda; quindi la tela della fase tenebrista del tedesco Johann Carl Loth attivo a Venezia e la fortunata opera di Simone Brentana, replicata dall’artista. Ma meritano particolare attenzione i due frammenti con Angeli sulle nubi di Giovan Francesco Guerrieri detto il Fossombrone, ultima propaggine della cultura caravaggesca tra Marche e Romagna.