Ermete Novelli

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Ermete Novelli

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Inventario
Testoni, serie 35, unità 0962

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Genova
Serie
35 - Fotografie di attori e altre personalità
Supporto
cartaceo
Orientamento
verticale
Consistenza
1 pezzo
Misure immagine (in cm; hxb)
14x9
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul verso compare la numerazione PG 334
Descrizione
Positivo, b/n, stampato in formato cartolina postale
Bibliografia
P.D. Giovanelli, cit., pp. 1448-1449
Note
Ermete Novelli (Lucca, 1851-Napoli, 1919) nacque, si può dire, in teatro, dal momento che era figlio di un nobile decaduto divenuto suggeritore, e fu costretto da sempre a seguire la vita delle compagnie in cui lavorava il padre. Il suo vero esordio avvenne nel 1867 nel ruolo di "generico" nella compagnia Calloud-Diligenti, dove rimase fino al 1871. Nel 1873 sposò Lina Marazzi e iniziò a recitare in parti di qualche importanza. Dopo aver lavorato con il celebre Luigi Bellotti Bon, divenne uno dei più apprezzati interpreti teatrali italiani, dapprima nel genere brillante assieme a Claudio Leigheb e successivamente, a partire dal 1890, nel repertorio shakespeariano. Con regolarità si recò all’estero per numerose tournée: da Istanbul a Parigi, da Berlino a Odessa, da Vienna al Cairo, da Madrid a Budapest e più volte traversò l’oceano verso le Americhe. Nel 1900 fondò il teatro stabile la "Casa Goldoni" presso il Teatro Valle di Roma. Fu anche attore cinematografico. Alcuni dei titoli dei suoi film sono: "Shylock o il mercante di Venezia" (1910), "Re Lear" (1910) e "La gerla di papà Martin" (1914). Nel 1919, mentre si trovava a lavorare presso il Teatro Comunale "Vittorio Emanuele II" di Benevento fu colto da malore, ma riuscì a finire lo spettacolo. Trasportato a Napoli, morì di lì a poco. Fu carissimo amico di Alfredo Testoni fin dal 1883, anno in cui la Compagnia Nazionale diretta da Paolo Ferrari portò in scena il bozzetto sentimentale in un atto "Ordinanza", dell'allora giovanissimo e promettente autore bolognese. Per i suoi meriti artistici fu insignito del cavalierato dell’ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro e della Legion d’onore della Repubblica francese. Di fronte alla sua casa di Bertinoro, un busto scolpito nella piazza a lui dedicata lo ricorda a passanti e turisti
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