Maria Melato

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Maria Melato

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Inventario
Testoni, serie 35, unità 0898

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Milano
Serie
35 - Fotografie di attori e altre personalità
Supporto
cartaceo
Orientamento
verticale
Consistenza
1 pezzo
Misure immagine (in cm; hxb)
22,5x14
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul verso si legge: "Attrice Maria Melato"; compare anche la numerazione 24/238
Descrizione
Positivo, b/n, incollato su cartoncino
Note
Maria Melato (Reggio nell'Emilia, 1885 – Lucca, 1950) è stata un'attrice italiana di teatro, radio e cinema. Figlia di un maestro di scherma e della nobildonna Elisa Friggieri, manifestò da bambina un'indole particolare per la recitazione. Iniziò la sua splendida carriera prima con la compagnia Berti-Masi nel 1903, poi ricoprendo il ruolo di amorosa nella compagnia di Teresa Mariani e Vittorio Zampieri. Fu poi prima attrice giovane nella compagnia di Irma Gramatica e Flavio Andò. Ma la sua vera maturazione si svolse seguendo Virgilio Talli, il maggior capocomico di allora. Fu con lui dal 1909 al 1921 formando con Annibale Betrone e Alberto Giovannini una famosa triade che fino al 1918 li vide lavorare sia con un repertorio classico sia con testi più attuali e di moderna problematica come quelli di Luigi Pirandello, Rosso di San Secondo, Massimo Bontempelli, Gabriele D'Annunzio.
Maria Melato lavorò anche per il cinema interpretando film come "Ritorno" (1914), "Anna Karenina" (1917), "Il volo degli aironi" (1920), di cui purtroppo non è rimasta traccia. Nel 1921 decise di fondare una sua compagnia e divenne capocomica con Betrone. Iniziò così il suo periodo di maggior fervore artistico, durante il quale si occupò perfino della regia, dell' adattamento dei testi, della formazione degli attori e dell'ideazione dei costumi. Tra il 1923 e il 1925 portò i suoi spettacoli in America Latina ottenendo grande successo; nel 1927 trionfò al Vittoriale nell'interpretazione de "La figlia di Jorio" di D'Annunzio. Spesso venne accostata ad Eleonora Duse per la stessa tensione emotiva e per la sensibilità esasperata. Il suo registro vocale la portava spesso a una fonetica eccessiva, tanto da essere maliziosamente accusata di `cantare'. La carriera proseguì indefessamente per tutti gli anni Trenta e Quaranta. Dopo la conclusione della seconda guerra mondiale l'attrice, ormai sessantenne, cominciò a declinare; per lei rimasero solo alcune recite di secondo piano e il lavoro radiofonico. Nel 1948 si ritirò in Versilia. Morì il 24 agosto del 1950 in modo accidentale. Per lei Alfredo Testoni scrisse nel 1930 la commedia "La sgnera Cattareina", che però venne impersonata da Guglielmina Dondi. Per il nostro autore interpretò invece le commedie "Lo scandalo" (1909) e "Il gallo della Checca" (1913).
Collocazione precedente